LEEZA SOHO TOWER


 

Il Leeza Soho è un volume unico di forma cilindrica, composto da due torri gemelle tra loro distanziate, ma strutturalmente interconnesse. Ognuna di esse si sviluppa seguendo una dinamica a spirale, ergendosi lateralmente rispetto all’atrio comune di accesso.

Tale necessità è dettata dal nuovo tunnel della metropolitana, il cui percorso interrato divide in diagonale l’area del sito, vincolando la torre ad ergersi in due metà separate disposte ai lati del tunnel. Mentre il grattacielo si eleva nel proprio sviluppo altimetrico, l’asse diagonale del tunnel ipogeo viene riallineato “ruotando” l’atrio dell’edificio di 45 gradi, al fine di riallineare i piani superiori dell’atrio con gli assi storici Nord-Sud/Est-Ovest su cui venne fondata la città. La singola torre è definibile come un sistema strutturale a telaio, dato da una struttura mista in acciaio-calcestruzzo per via, anche, delle pareti in cls del proprio core interno.

Il grattacielo combina, al proprio interno, 3 concetti strutturali, di seguito esposti. Il primo è dato dalla resistenza delle aste (puntoni/tiranti di controvento) in facciata di ognuna delle due semi-torri. Il secondo, invece, è ricavabile dalla natura delle colonne ai livelli superiori, alle quali sono ricondotti i carichi gravitazionali della struttura sospesa sottostante. Infatti, nella parte superiore della torre, per via della citata rotazione dell’atrio alcuni orizzontamenti presentano sbalzi progressivamente maggiori (fino a luci di 19 m). In tali zone, le colonne non riducono più i carichi dovuti alla compressione dei solai soprastanti, ma iniziano ad comportarsi come poc’anzi citato e portando, così, ad introdurre il terzo punto.

Questi, infine, è riconducibile al tema dell’”anello metallico”. Passerelle pedonali (4 per lato, per un totale di 8 complessive perpendicolari all’asse N-O/S-E) e travature reticolari calandrate sono disposte concentricamente rispetto alle due porzioni della torre, consentendo loro di connettersi e solidarizzarsi in un’unica struttura.

Per quanto concerne le fondazioni, l’area centrale della torre adotta una fondazione superficiale (o diretta) a platea, poggiante su fondazioni di tipo profondo (o indirette). Lo spessore della piastra è di 3,0 metri, mentre i pali trivellati di grande diametro posseggono un Ø= 850 mm per una lunghezza cadauno pari a 16,5 m. La classe di resistenza a compressione del calcestruzzo, gettato e costipato in opera, è pari a C60 (dunque a 60 N/mm2, o MPa), mentre per il getto della platea il cls impiegato, di tipo impermeabile e dunque ad elevata resistenza alla penetrazione dell’acqua, afferisce alla classe C40 (dunque a 40 N/mm2, o MPa).

L’area basamentale, comprendente i livelli interrati dal B1 al B4, adotta invece una platea nervata da travi aventi dimensioni standard, a cui si vanno a sommare ancoraggi anti-trazione previsti dalla tecnica della fondazioni. Lo spessore di questa è di 600 mm, cui si sommano travi rovesce di fondazione in calcestruzzo ordinario a prestazione garantita. Il terreno tra loro frapposto, in base alla consistenza della sua classe granulometrica, si classifica come sabbia di tipo selezionato, in quanto graduata. Dunque, si tratta presumibilmente di una sabbia di tipo SW, perciò ben calibrata e in grado di non diminuire di volume facilmente qualora sottoposta a cause o forze esterne agenti.

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